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VADEMECUM per cura, uso e manutenzione
Tutti gli archi Arcaica Bows sono opere artigianali, realizzate con cura, passione ed amore utilizzando esclusivamente utensili manuali e materie prime selezionate. Ogni arco monolitico legno è un’opera unica, non c’è oggettivamente mai stato, non c’è e mai ci sarà un arco uguale ad un altro.
Troverai nel seguito alcuni consigli e raccomandazioni utili e necessarie per l'uso e la manutenzione del tuo arco che, se correttamente applicate, ti permetteranno di mantenerlo a lungo in condizioni ottimali. Leggile molto attentamente e conservale per consultazioni future.
Allungo massimo
Ogni arco viene costruito per essere utilizzato ad un ben definito allungo massimo che non va MAI oltrepassato.
Questa misura - misurata dal dorso dello stesso alla cocca della freccia (punto in cui la corda si innesta sull’asta) - non va oltrepassata perché ne deriverebbero sforzi per il quale l’arco non è stato costruito e che potrebbero deformarlo permanentemente o romperlo.
Per questo motivo un arco tradizionale in legno va considerato come un’arma strettamente personale, da non far mai provare o utilizzare ad alcuno. Se proprio non puoi sottrarti dal far provare ad altri il tuo arco, assicurati che vengano utilizzate le tue frecce, che avranno la corretta lunghezza e mai superiore all’allungo massimo appena citato.
Frecce
Non utilizzare mai frecce più lunghe di quanto corrispondente all'allungo massimo dell'arco. Questa accortezza di permetterà di evitare di sovraestendere accidentalmente l’arco oltre il suo limite.
Assicurati che le frecce utilizzate non siano troppo leggere in relazione alle prestazioni dell’arco.
Scoccare frecce troppo leggere potrebbe determinare un danneggiamento dell’arma – sino a rottura, in casi estremi – a causa dell’eccessiva energia elastica assorbita dai flettenti e non trasferita alla freccia sotto forma di energia cinetica.
Per lo stesso motivo non bisogna MAI rilasciare la corda dell’arco senza che vi sia incoccata una freccia (ovvero effettuare quello che si chiama un “tiro a secco”): l’arco potrebbe danneggiarsi permanentemente o rompersi e ferirti. Sempre nell’ipotesi di non poterti sottrarre dal prestare o far provare il tuo arco ad un amico o conoscente, assicurati che questi abbiamo compreso perfettamente questa e le altre raccomandazioni.
Come incordare
Per incordare l’arco esistono varie tecniche, alcune delle quali richiedono un certo livello di perizia e non sono raccomandate se non se ne ha la padronanza, potrò mostrarti nel caso quale di esse utilizzare per il tuo arco specifico.
In ogni caso, dopo aver incordato l’arco, verifica sempre che la corda sia correttamente inserita nelle nocche di entrambi i flettenti. Nel caso sia richiesto qualche aggiustamento, potrai farlo ad arco incordato o, nei casi estremi in cui la corda rischiasse di uscire improvvisamente dalla sua sede, dovrai immediatamente toglierla (vedi oltre) e ripetere l’operazione per evitare che dopo pochi tiri essa si sfili dalla nocca. Verifica inoltre visivamente, sempre e prima dell’uso, l’integrità delle corda e che non vi siano segni di danneggiamento sulle superfici di entrambi i flettenti.
Non ti spaventino queste raccomandazioni e continue richieste di verifiche, ricorda che il legno è un elemento naturale dalle proprietà non omogenee e con discontinuità, ed il cui comportamento può sfuggire a volte a qualunque previsione.
Per disincordare l'arco, esegui in senso inverso le operazioni effettuate per incordarlo.
Altezza di brace
Con arco incordato ed a riposo, la distanza della corda dalla parte interna dell’impugnatura del tuo arco deve essere all’incirca pari a quella di un pugno chiuso con pollice alzato. Questa distanza (brace) dovrà essere tale almeno da evitare che l’impugnatura tocchi l’impennaggio della freccia con il rischio di rovinarlo.
A seconda del tipo di corda che sarà montata sul tuo arco, potrai fare delle regolazioni di tale distanza torcendo la corda in un senso o nell’altro o in alternativa, se presente, agire sul nodo sulla punta del flettente inferiore. Ricorda che un’altezza di brace superiore a quella indicata, a fronte di una minore velocità iniziale della freccia, sottopone i flettenti a sforzi inutili e dannosi, equivalenti a quelli di una sovraestensione dell’allungo massimo. Un’altezza di brace inferiore comporta superiori velocità di uscita della freccia ma minore accuratezza nel tiro.
Arco a riposo
Quando hai finito di utilizzare il tuo arco in legno, togli subito la corda. Non lasciarlo inutilmente incordato quando non è in uso, poiché i flettenti potrebbero deformarsi permanentemente e non recuperare più la forma originaria (si dice in questo caso che l’arco ha “seguito la corda”). Un arco che segue eccessivamente la corda perde capacità di immagazzinare energia elastica ed ha una minore velocità di uscita della freccia. Se noti, immediatamente dopo la rimozione della corda, una leggera deformazione, non preoccuparti, è - a seconda dei casi – quasi fisiologico e l’arco recupererà la piega iniziale nel giro di poco tempo. In ogni caso, non lasciarlo incordato per più di cinque o sei ore consecutivamente.
Quando non lo utilizzi, riponi l’arco in un ambiente non soleggiato, non eccessivamente caldo né eccessivamente umido (un normale ambiente casalingo è più che appropriato). Non lasciare l’arco in auto sotto il sole durante le calde giornate estive. Queste sono precauzioni necessarie anche se esso è stato opportunamente trattato per impedire lo scambio di umidità con l’ambiente. Un arco dal legno troppo secco è destinato a rompersi, se troppo umido a “seguire la corda”.
Non lasciare l’arco appoggiato ad un muro, o in angolo, con il flettente a contatto del pavimento, poiché a lungo andare il carico che grava sul flettente inferiore tenderebbe ad indebolirlo. Un terreno umido o bagnato, o sassoso, potrebbe invece rovinare il legno (o i puntali, se presenti).
Le condizioni migliori per stoccare il tuo arco sono o verticalmente, appeso ad un piolo tramite la sua stessa corda, o meglio ancora orizzontalmente su due appoggi. In quest’ultimo caso ricorda che l’arco dovrà avere verso l’alto o il dorso o il ventre (rispettivamente la parte rivolta verso il bersaglio e quella rivolta verso l’arciere) in base al profilo dell’arco stesso: l’obiettivo è sempre evitare che il peso proprio dei flettenti tendano a far seguire loro la corda.
Riscaldamento
Qualora volessi tirare qualche freccia in giornate o ambienti molto freddi, dopo aver incordato l’arco attendi qualche minuto prima di utilizzarlo, in modo da dare il tempo ai flettenti di acclimatarsi ed abituarsi alle condizioni esterne.
Una repentina e violenta trazione della corda sino all’allungo massimo immediatamente dopo subito dopo averlo incordato potrebbe danneggiare o rompere l’arco. E’ buona norma, indipendentemente dalle condizioni ambientali, effettuare sempre delle lente trazioni della corda, progressivamente più lunghe sino a raggiungere l’allungo massimo e scoccare quindi le prime frecce.
Finitura
La finitura dell'arco può essere a seconda dei casi a base olio, grasso o gommalacca. E’ possibile che con il tempo e l’usura dovuta all’utilizzo sia necessario ripristinare questo trattamento, nel caso contattami per le indicazioni ed istruzioni del caso.
Impugnatura
Il rivestimento in pelle dell’impugnatura, se presente, è stato trattato con un impermeabilizzante a base acqua. Ve ne sono vari tipi in commercio e consiglio, in base all’uso che si vorrà fare dell’arco, di rinnovare il trattamento di tanto in tanto.
Corda
Utilizza sempre la corda originale (o il ricambio, se ne hai richiesto uno), ma non incordare l’arco qualora notassi anche dei lievi segni di usura o danneggiamento (verificane periodicamente l’integrità, soprattutto in corrispondenza delle nocche).
E’ buona norma rinnovare di tanto in tanto il trattamento superficiale strofinando della normale cera d’api naturale su tutta la lunghezza della corda, compresi i loops.
Ricorda che la rottura della corda durante un tiro può essere causa di danneggiamento o rottura dei flettenti (situazione paragonabile a quella di un “tiro a secco”).
Non sostituire la corda originale con altre auto-prodotte di materiale differente; troverai le caratteristiche della corda utilizzata sul patentino dell’arco che hai acquistato. In caso di necessità di una nuova corda, contattami.
Garanzia
La durata della garanzia è di un anno e copre solo i danni derivanti da eventuali errori di costruzione o difetti del materiale impiegato, e prevede, a discrezione dell’acquirente, la restituzione del prezzo di acquisto o la sostituzione con un altro arco di pari caratteristiche (limitatamente ad essenza, libraggio, allungo massimo, rivestimento e tipo di puntali) previa la spedizione dell’arco al costruttore a proprie spese.